Il colloquio di lavoro: come superarlo efficacemente in 10 mosse

ASSEGNO LAVORO GOL

Il colloquio di lavoro

Ci siamo candidati a decine di annunci, abbiamo inviato centinaia di cv, abbiamo risposto a innumerevoli inserzioni sul giornale e finalmente…ci hanno convocato ad un colloquio di lavoro!

Quando siamo arrivati a questo passo del processo di selezione pensiamo di avercela già fatta, di aver ottenuto il nostro posto, di essere ad un passo dal nostro primo giorno di lavoro. E invece è proprio a questo punto che cadiamo, che commettiamo qualche leggerezza (non errore!), sottovalutando spesso la breve o lunga intervista, in presenza o a distanza, a cui verremo sottoposti.

Infatti, il colloquio  di lavoro è un momento fondamentale per il datore di lavoro o per il selezionatore perché è quel passaggio preliminare che consente loro di conoscere chi entrerà a far parte della squadra di lavoro, la persona che coprirà quella posizione specifica, che svolgerà quella precisa mansione, risolvendo spesso un momento di squilibrio nell’organizzazione.

Tuttavia, l’intervista al colloquio di lavoro è per gli stessi candidati il momento in cui capire meglio l’annuncio a cui hanno risposto e soprattutto l’azienda che li accoglierà.

È l’occasione per raccogliere sensazioni sul loro prossimo posto di lavoro e per fare le dovute considerazioni su quello che stanno davvero cercando.

Alle fine, diciamocelo, il colloquio di lavoro è un “primo appuntamento” per entrambe le parti, durante il quale ci mostriamo al meglio delle nostre possibilità per instaurare una relazione, che, si spera, duri il più a lungo possibile.

Affrontare al meglio il colloquio di lavoro

Quindi, per affrontare questo passaggio cruciale ecco qui alcuni consigli utili:

  1. Prepariamoci ad un possibile chiamata di convocazione, quindi teniamo traccia degli annunci a cui abbiamo risposto o delle aziende a cui abbiamo consegnato il Curriculum, per ricordarcene prontamente quando ci contatteranno al telefono. Inoltre, se siamo in un periodo di ricerca attiva di lavoro, teniamo il telefono a portata di mano per non perderci nessuna chiamata.
  2. Appuntiamoci correttamente data, ora, luogo dell’appuntamento e cerchiamo di essere puntuali. In caso di ritardo, avvisiamo per tempo chi ci sta aspettando.
  3. Presentiamoci con abbigliamento adatto al contesto: a seconda del ruolo che dovremo ricoprire possiamo permetterci una maggiore o minore formalità, ma cerchiamo di curare la nostra immagine in termini di ordine e decoro.
  4. Prepariamoci sull’azienda che andiamo ad incontrare, visitiamo anche rapidamente il sito, la pagina social: in fondo chi va più al “primo appuntamento” senza prima aver visto la pagina Facebook, TikTok o Instagram della persona con cui uscirà?
  5. Non è come a scuola: il colloquio di lavoro non ha risposte giuste o sbagliate, è la presentazione di noi stessi quindi dobbiamo per forza essere preparatissimi. Come, quando e perché abbiamo fatto quel percorso, quella scuola, quella scelta sono domande classiche alle quali dobbiamo saper rispondere. Quindi, nel fare il CV, immaginiamoci quali domande potrebbero farci e prepariamoci.
  6. Siamo onesti prima di tutto con noi stessi e quindi con gli altri: nascondere, dissimulare o addirittura mentire sul proprio curriculum è inutile se non controproducente. In una società iperconnessa come la nostra, le informazioni su di noi sono più a portata di mano di quanto pensiamo. Inoltre, teniamo conto che chi ci intervista leggerà anche il linguaggio del nostro corpo, il quale di solito non mente mai.
  7. Calma ma non troppo. Uno stato di eccessiva agitazione o uno di eccessiva rilassatezza sono una trappola in cui cadere è semplicissimo: in entrambi i casi, potremmo dire cose inappropriate o di cui ci pentiremo successivamente.
  8. Teniamo alto il tono dell’umore: un atteggiamento positivo e costruttivo può cambiare radicalmente l’esito della selezione durante il colloquio di lavoro.
  9. Se ce ne viene data la possibilità, facciamo domande, chiariamo i punti che non abbiamo capito, perché così facendo daremo l’idea che siamo veramente interessati al lavoro, che ci preme non lasciare nulla al caso. Chiediamo inoltre quando indicativamente potremo avere un esito finale, così da poterci organizzare per altri colloqui/selezioni.
  10. Siamo fiduciosi sull’esito, qualunque esso sia. Se sarà positivo, avremo ovviamente raggiunto il nostro obiettivo più alto. Il colloquio di lavoro non è un giudizio personale su di noi, ma una valutazione di compatibilità con quell’azienda o con quella posizione: un esito negativo vorrà semplicemente dire che “non eravamo fatti l’uno per l’altra”!

Emma – Filiale Mantova